SOCIETA' CAPITANI E MACCHINISTI NAVALI - CAMOGLI

I Piloti del porto di Livorno
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I Piloti del porto di Livorno, o sono buoni da subito o se no è un problema. Non c’è scampo, il porto presenta troppe difficoltà di manovra...Intanto ha una sola imboccatura, che tra l’altro è in curva. L’accesso al cosiddetto Porto Mediceo passa da una piccola strozzatura. Per arrivare alla Darsena Toscana c’è una canaletta stretta lungo la quale ormeggiano navi che la rendono ancora più stretta.

Poi c’è il vento. Mi direte, ma il vento c’è dappertutto. Certo però a Livorno c’è da tutte le direzioni.
Per quanto riguarda l’imboccatura, sia in entrata che in uscita, se la nave è lunga, l’accostata deve essere secca e bisogna usare tutto lo spazio a disposizione perchè l’evoluzione ti porti a finire la curva nel posto giusto. Se il vento è di prora o di poppa prima della virata sarà inevitabilmente al traverso dopo e la difficoltà naturalmente dipende dalla sua forza. Stessa cosa per entrare nel Porto Mediceo.
Già, parlando di vento, non si può negare che a Livorno se ne intendano di vento. Il più famigerato per loro è il Libeccio (sud ovest) ma anche il Grecale non scherza (nord est) ed anche lo Scirocco (sud est) ed anche il Maestrale (nord ovest).
Ma allora qual’è la direzione dalla quale il porto di Livorno è protetto dal vento forte ? La risposta è: nessuna!

Il Comandante Lemmi sulla Grand Celebration a Livorno, con il Capo Pilota Milani ed il Pilota Ferroni

Capitan Fiorenzo Milani è il Capo Pilota. Ha cominciato nel 1989 quindi ormai si può considerare un veterano delle manovre nella sua Livorno.
Si dice che durante una delle sue prime manovre si mise a cavalcioni sulla battagliola dell’aletta del ponte per vedere meglio la prospettiva di una lunga marcia indietro. Il Comandante della nave glielo lasciò fare però la volta successiva gli presentò una cintura di sicurezza nel caso che avesse avuto la stessa intenzione.
Oltre che ad amare e a rispettare il suo mestiere, Fiorenzo Milani si è battuto e si batte perchè i miglioramenti nell’ambito delle strutture portuali si verifichino in coordinazione con i Piloti. Il loro coinvolgimento, come in molti altri porti può sembrare scomodo però non c’è dubbio che sia inutile creare spazi commerciali ed operativi e poi avere problemi di manovra per le navi.

I problemi a Livorno sono in parte comuni a molti altri scali, specialmente italiani. Si vogliono le navi ma non ci sono abbastanza banchine. Si costruiscono finalmente le banchine ma mancano i fondali, o meglio i fondali ci sarebbero ma mancano i dragaggi. Si vorrebbe dragare ma non si sa dove scaricare il materiale. Si saprebbe dove scaricare il materiale ma non c’è accordo per la metodologia.

Capitan Milani coordina una squadra di 21 Piloti affiatati che vengono da quasi tutta la penisola. Non ci sono lombardi o piemontesi ma per il resto rappresentano Sicilia, Sardegna, Trieste, Genova, Savona, Lazio, Campania e naturalmente Toscana compresa l’Isola D’Elba.
Noi dell’industria delle crociere siamo i migliori clienti del porto e dei Piloti. Ci si lamenta (specialmente io) che sia tutto statico e che non ci si ammoderni, loro però mi fanno notare i cambiamenti che ci sono stati nel loro porto durante gli ultimi anni.

In alto: il porto attuale di Livorno. Sotto: ipotesi per il futuro (scorri col mouse)

Intanto devo ammettere che quando ero giovane Comandante di navi da crociera, il Molo Capitaneria non c’era e invece adesso ci si ormeggiano due navi. La calata Sgarallino aveva l’aspetto di un molo da merci varie e adesso offre una spianata molto operativa a due passi dal centro città e poi.......e poi c’è quel miracolo del Molo Italia.
Praticamente ho contribuito a costruirlo anch’io il Molo Italia, a forza di mugugni. Ogni volta che ormeggiavo agli alti fondali, parlando coi Piloti consideravo gli avanzamenti e loro mi raccontavano le ultime difficoltà in ordine di tempo (tecniche, politiche, ambientali, strutturali, commerciali ecc.) ma alla fine il molo c’è.

Allora Milani mi dice: Comandante avrà smesso di mugugnare!!! E invece no, dico io, adesso vorrei che dragaste la parte nord per poterci far accostare anche lì. E poi che metteste in ordine la Darsena dei Calafati per fare più bello (o meno brutto) l’aspetto dello scalo agli occhi dei nostri Passeggeri.
Già, i Passeggeri. Perchè in fondo in fondo sono loro i clienti del porto (e dei Piloti) e a loro piace vedere il bello perchè sono in vacanza e passano di qui per andare a vedere il Brunelleschi, Michelangelo, Giotto e tutto il resto per cui sono orientati all’estetica.

Alcune belle immagini del porto di Livorno

Mi domandano spesso cosa vedere a Livorno senza andare in escursione: allora mi faccio sponsor della città (sono anche stato cadetto dell’Accademia Navale). La mattina li mando al mercato e a fare shopping in centro e poi a vedere la Piccola Venezia che adesso ne vale la pena. Li mando a passeggiare in Viale Italia che poi sono le cose che fanno quelli dell’Equipaggio i quali di shopping se ne intendono e di trattorie anche.
Quando mi domandano dove ho mangiato il miglior Cacciucco rispondo: "nella casa dei Piloti del Porto!".
Il problema è che mi domandano come si fà per essere invitati. Allora spiego che per quel che ne so io, si deve diventare Comandante e possibilmente di navi da crociera, poi bisogna venire con la nave per anni a Livorno, poi bisogna stabilire un ottimo rapporto di professionalità e di rispetto con i Piloti, inoltre bisogna avere la fortuna di essere accolti anche come persona, ma soprattutto bisogna che durante la sosta a Livorno non arrivino a bordo Armatori, Ispettori, Tecnici, Registri Navali, Agenti di Viaggio e tutti gli altri che approfittando della posizione della città e delle facili vie di comunicazione vengono ad onorarci dei loro contributi. Quando arriva mia moglie non c’è problema, è invitata anche lei.

Testo e foto: Giuseppe C. Lemmi (6/09)