SOCIETA' CAPITANI E MACCHINISTI NAVALI - CAMOGLI

Petroliere e rimorchiatori in Valle Olona (Varese)

Il Socio Duilio Curradi ed il suo modello del Titanic/Our Member, Mr. D.Curradi and its model of the Titanic

Il Socio Modellista Duilio Corradi fa parte dell'A.N.V.O. (Associazione Navimodellisti della Valle Olona) che nasce nel 1984 dalla comune passione di alcuni amici per il modellismo navale. Ha un proprio statuto regolarmente depositato presso l'Ufficio del Registro di Busto Arsizio ed è integrata nell'A.N.M.I. (Associazione Nazionale Marinai d'Italia) di Castellanza e Valle Olona.

Uno degli obiettivi della Società Capitani e Macchinsiti Navali di Camogli è quello di divulgare la passione per il mare e l'Associazione di cui fa parte Curradi rientra pienamente nei requisiti che ci siamo preposti, maggiormente evidenziati dalla sua ubicazione ai piedi delle Alpi.

L'A.N.V.O. è apolitica ed apartitica, estranea a qualsiasi organismo politico, religioso e razziale e non persegue alcun fine di lucro. I componenti dell'Associazione, regolarmente iscritti, svolgono attività costruttiva e divulgativa nel solo interesse modellistico navale.

I modelli che i soci dell'A.N.V.O. espongono alle varie mostre e manifestazioni, sono costruiti dopo un'accurata fase di documentazione che spazia dalla ricerca storica allo studio di disegni tecnici, di fotografie e, se possibile, attraverso visite alla nave originale o al reperimento di qualsiasi notizia ad essa relativa nei musei o negli archivi storici della Marina o dei cantieri che l'hanno costruita o modificata. - I modelli dell'A.N.V.O. sono riproduzioni in varie scale di navi realmente vissute o attualmente in navigazione nei nostri mari.

Il fine primario dell'Associazione A.N.V.O. è quello di diffondere il modellismo navale. - L'attività dell'A.N.V.O. si propone di portare a conoscenza di tutte le persone interessate, le diverse tecniche di costruzione per la realizzazione sia di modelli statici che dinamici, con la riproduzione del modello il più vicino possibile alla nave reale. L'Associazione dispone di un'ottima biblioteca e un ambiente amichevole dove ognuno può esporre i propri problemi di modellismo navale.

Ogni anno l'Associazione organizza  manifestazioni modellistiche non competitive, dove ogni socio modellista può esporre il proprio capolavoro avendo sempre un ottimo riferimento negli altri modellisti che, nel comune interesse, intrecciando buoni rapporti di amicizia e di collaborazione, mantengono vivo un confronto di tecniche e metodologie costruttive che è fondamentale per migliorare il proprio lavoro.

Slide show di alcuni modelli statici e dinamici dei Soci dell'ANVO/Slide show of a few static/dynamic models built by ANVO Members


Il modello del S/V Camogli Due comincia a "lavorare" insieme al Normandie nel laghetto del parco di Paderno Dugnano
(MI) dove l'ANVO ha organizzato una presentazione di modelli naviganti/The model of the S/V Camogli Due close by the Normandie

Scarica il filmato WMV (2.1 Mbytes) di alcuni scorsi della Mostra Modellistica dell'ANVO. Chi è interessato, può partecipare alle mostre dell'Associazione, ampliando le proprie esperienze sia modellistiche sia culturali, rivolgendosi al sito www.anvo.org .


Cenni sulle origini del Modellismo Navale (tratto da Modellismo, Storia e Ricerca - ANVO)

Il modellismo navale è un'arte antica - vecchio come le costruzioni navali ed i viaggi per mare.

Dall'alba dei tempi, l'acqua e gli oceani hanno alimentato e sostenuto la vita, sebbene allo stesso tempo abbiano minacciato e distrutto la vita in uguale misura. Non meraviglia che l'uomo rimanga incantato dal suo fascino e spesso non riesca più a liberarsene. Non sorprende che l'uomo ha introdotto nelle sue credenze e religioni quest'elemento fondamentale, ed incluso con lui la nave che, nonostante la sua debolezza e la fragilità, seppe affrontare e sfruttare queste forze gigantesche ed incontrollabili.

Tracce del significato mistico e religioso della nave si ritrovano in tutti i tempi ed in tutti luoghi della terra, uniti con la personalità individuale che fu assegnata a ciascuna nave. Segnali di quanto detto si riscontrano nel fatto che le navi hanno un nome con cui vengono “battezzate", che sono chiamate sempre “lei" – mai "lui" - che nel Mediterraneo lei aveva un occhio a prua, che la nave aveva una polena che rappresentava lo spirito e la personalità della nave, e che scomparve solamente 100 anni fa. Non verrà mai meno in questo la viva superstizione di tutti i marinai del mondo, che ancor oggi è viva come mai.

Tutte le cose che sono state dette di una nave, che si creda o no, sono da applicare in uguale misura alla stessa cosa in miniatura, il modello .

Il 14 aprile 1912 la possente nave passeggeri “Titanic” della “White Star Line” entra in collisione con un iceberg mentre tenta di vincere il prestigioso “Blue Riband", si lacera lo scafo da prua a metà nave su di un lato, ed affonda in 2 ore e ½. 60 anni più tardi un modellista stava partecipando ad una competizione internazionale con un modello del “Titanic”, e, secondo molti esperti aveva prospettive eccellenti di vincere quest'evento. Un altro mezzo incrociò il suo percorso, costringendolo a virare bruscamente ed il modello saltò fuori delle sue guide e finì contro un portacenere - lacerando lo scafo ed aprendolo da prua a metà nave su un lato. . . solo una coincidenza, chiaramente.

Modello del Titanic/The Titanic model (ANVO)

Originariamente il modello rappresentava la nave in "forme-piene", ed aveva scopi religiosi o di culto; addirittura oggi, se si guarda in chiese lungo molte coste si troveranno modelli votivi di navi esposti su bacheche, o appesi. La data dei primi modelli di navi è persa nelle nebbie della storia; i più vecchi esempi sopravissuti risalgono tra i 5 e 4 millenni avanti Cristo, sono stati realizzati in Egitto e Caldea. Più tardi i Babilonesi, i Ciprioti, i Greci e tutte le altre nazioni antiche produssero i loro propri modelli.

Modello di antica barca egizia/Model of an old aegyptyan boat (ANVO)

Questi primi modelli di navi furono fatti spesso con creta, ma furono usati anche argento, oro e pietre. Il legno fu usato molto raramente. In più casi questi piccoli modelli erano di una semplicità estrema, poiché volevano rappresentare solo l'idea di una nave, piuttosto che una replica accurata.

Modelli nel nostro senso e/o riproduzioni su piccola scala ed esatte della nave originale, cominciarono ad essere fatti in Egitto verso l'anno 2000 a.c. e da questi s'iniziò a sviluppare una tradizione di modello la cui creazione non era strettamente legata a scopi di culto, ma anche a soddisfare le necessità decorative ed i capricci dei loro proprietari. Questa tradizione durò per millenni; nella tomba di Tutankh-Amun furono ritrovate due dozzine di modelli di navi. Da quel tardo periodo di storia antica fino al XV secolo questa tradizione è passata in oblio. Da allora in poi il modellismo navale ha visto un glorioso, enorme aumento, oggi più esteso che mai, col numero di modellisti entusiasti che eccedono il milione nel mondo. =

Immagini e testi gentilmente concessi dall'A.N.V.O. - Associazione Navalmodellisti della Valle Olona; Riadattamento grafico del Com.te Bruno Malatesta.